IMG 1Il quartiere di Bellavista rappresenta una delle più vivide testimonianze del lascito olivettiano alla nostra città. Realizzato a partire dalla fine degli anni ’50 a opera dell’architetto Luigi Piccinato, il quartiere si caratterizza per la presenza di ampie aree verdi e una bassa densità abitativa. Alla base della progettazione architettonica e urbanistica di Bellavista è radicato infatti il sogno, quasi utopico, di Olivetti, di armonizzare sistema produttivo, benessere delle persone, servizi e cura del territorio. Il concetto chiave è la comunità abitante, una comunità di persone e di spazi comuni, una rete di relazioni collettive.


La visione Olivettiana 

Nel tempo la visione di Adriano Olivetti non ha perso di potenziale, ma il tessuto sociale è mutato. Il senso di comunità è andato perdendosi, gli abitanti faticano a riallacciare quei legami che avevano reso Bellavista una bellissima utopia. Da diversi anni l’associazione Bellavista Viva si occupa di promuovere la coesione sociale e di contrastare i fenomeni della solitudine, dell’abbandono e del degrado sociale. Grazie al bando Radici di Comunità l’associazione ha potuto declinare tale impegno attraverso nuovi strumenti di educazione ambientale, scoperta del territorio e cura del bene comune.

Bellavista dalla Paraj Auta

Bellavista dall'alto

Radici di Comunità 

Radici di Comunità è un progetto finanziato dalla Regione Piemonte, promosso da una trentina di realtà tra cui enti territoriali, istituti comprensivi e associazioni del terzo settore. Valorizzazione e tutela del territorio e del suo ambiente naturale, educazione e inclusione sociale, questi i pilastri del progetto declinati nel quartiere di Bellavista. Le attività si sono svolte tra il 2021 e il 2022, tra feste in piazza, gare di orienteering, passeggiate delle erbe e laboratori nelle scuole.

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                                                                 Prati di Bellavista                                                                 Gara di orienteering in collaborazione con associazione Orientamondo

Un lascito importante è rappresentato dalla presente sezione del sito dell’associazione, dedicato alla scoperta del verde e della natura che caratterizzano il quartiere e la sua collina, la Paraj Auta. Di seguito vi condurremo a passeggio tra le tranquille vie alberate e i giardini di Bellavista fino a raggiungere la fresca ombra dei suoi boschi. In appendice troverete una fiaba inventata e narrata durante i giochi con i bambini nell’estate di Radici di Comunità. La storia affonda le radici nella storia di questi luoghi, liberamente ispirata a eventi accaduti e personaggi realmente vissuti. Il racconto fa da cornice a un percorso di gioco e di scoperta dei luoghi del quartiere realizzato attraverso il posizionamento di bacheche fisiche e che ha come punto di partenza i grandi cedri che ombreggiano il centro civico di Bellavista.


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Il verde del quartiere

Raggiungendo Bellavista si ha la sensazione di abbandonare il rigore e la grigia onnipresenza del cemento in favore di un bucolico grande giardino. Un’isola a sé stante, protetta da boscose collinette e rigogliosi campi coltivati. Tra i viali alberati svettano i palazzi residenziali, ciascuno con i propri cortiletti fioriti e curati. Protetti dalle abitazioni, grandi prati sempre verdi ospitano il vociare dei bambini del quartiere. Liberi di correre e giocare nella natura, una rarità per le grandi città moderne. 

I volontari

Di tutto questo verde urbano, di queste piante, questi alberi e questi fiori si occupano i Volontari del Verde dell’associazione Bellavista Viva, grazie al Patto di collaborazione stretto con il Comune diversi anni fa. Oltre a promuovere eventi e iniziative per la coesione sociale, i volontari si dedicano alla cura degli spazi comuni sfalciando i prati, potando le siepi, raccogliendo le foglie e presidiando gli oltre dieci ettari di superficie pubblica e libera del quartiere. Questo prezioso e costante lavoro di cura ha permesso a Bellavista di caratterizzarsi per una qualità degli ambienti urbani unica e invidiabile. Il quartiere vanta uno straordinario patrimonio botanico, con decine e decine di essenze floristiche, alcune anche di particolare rarità e pregio. Passeggiando per le viette del quartiere si incontrano dai maestosi esemplari di cedro atlantico alle variopinte chiazze di colore delle forsizie, degli ibisco e delle ortensie. Le attività proposte all’interno del progetto Radici di Comunità ci hanno portato a riscoprire e studiare molte di queste specie vegetali e ai bimbi si è lasciato il compito di continuare a esplorare e catalogare le piante presenti.

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 Ciliegi in fiore                                                                                                                             Alberi del quartiere


Esplorare il verde ornamentale 

Passeggiando per il quartiere potrete incontrare innumerevoli piante. Ma come riconoscerle? Come avere realmente idea dell’immenso tesoro che custodiscono questi giardini?

Ecco alcuni suggerimenti per fare di voi degli esploratori botanici certificati:

1. Scaricando l’applicazione Plantnet sui vostri smartphone potrete fotografare una specie vegetale e scoprire il suo nome con una precisione piuttosto alta. Inoltre, con le vostre fotografie potrete contribuire alla biblioteca virtuale dell’applicazione, in continua crescita.

2. Cliccando qui aprirete sulla piccola cartina potrete avere un'idea più chiara del patrimonio arboreo della nostra città. In particolar modo osserverete i molti alberi che rendono Bellavista un quartiere unico nel suo genere. Cliccando sulla mappa e di conseguenza su un pallino, comparirà la scheda della pianta selezionata riportante informazioni quali le dimensioni e lo stato di salute.

3. Scaricando questa tabella e stampandola potrete annotare le diverse specie rilevate durante i vostri giretti nel quartiere. Una volta completato tutto il rilievo avrete ottenuto la qualifica di Botanico di Bellavista!

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Bugole nei prati del quartiere