IMG 9Il verde urbano fornisce molteplici servizi alla comunità e al territorio. Questi benefici si possono suddividere in valori ambientali e paesaggistici e valori sociali.Le aree verdi, sia quelle naturali che quelle di origine antropica, rivestono un ruolo importante nelle dinamiche di tutela dell’ambiente. La presenza di vegetazione in città concorre a modificare le condizioni chimico-fisiche dell’aria e del suolo dei centri urbani, assorbendo una buona percentuale degli inquinanti prodotti, intrappolando polveri sottili, abbattendo le temperature al suolo. Inoltre, una corretta gestione delle aree verdi urbane può favorire la difesa di habitat e biodiversità, potenziando le connessioni della rete ecologica.

 


Valore ambientale e paesaggistico

La presenza di verde in città migliora significativamente le condizioni di benessere psico-fisico della comunità abitante e di chi ci lavora. Rappresentano un luogo aperto di incontro e svago, spazi liberi per lo sport, l’educazione ambientale e il gioco. Alberi e suoli verdi contrastano gli effetti dannosi del cambiamento climatico e concorrono a rendere maggiormente resilienti i centri abitati.

Bellavista gode di uno degli ecosistemi urbani più verdi e boscosi della città. La presenza di vegetazione contribuisce a migliorare sensibilmente la qualità dell’aria catturando smog e polveri sottili, restituendo ossigeno. Le chiome degli alberi, inoltre, contribuiscono a ombreggiare il suolo riducendo la temperatura a terra e contrastando il fenomeno delle isole di calore. L’estesa superficie verde, libera e non impermeabilizzata da edifici o asfalto, consente al quartiere di gestire i flussi meteorici al meglio, anche durante i sempre più frequenti fenomeni estremi delle bombe d’acqua. Questa capacità purificante e migliorativa del verde di Bellavista permette di connettere in maniera più armonica e naturale il centro urbano, la collina e le aree agricole circostanti. L’ambiente non soltanto risulta più vivibile e sano per gli abitanti del quartiere, ma contribuisce a creare habitat colonizzabili da specie animali e vegetali provenienti dalla Paraj Auta.

La scelta delle essenze vegetali utilizzate è frutto di una visione ormai superata della pianificazione urbanistica, legata al concetto di bello e ornamento, che non ha premiato l’utilizzo di specie autoctone del territorio. Ciò ha in parte frenato il potenziale ecologico del quartiere, che resta comunque molto alto grazie alla vicinanza con la collina. Sono venute a crearsi nicchie ecologiche nuove, in grado di ospitare ecosistemi misti, di origine antropico-naturale. L’aumento degli habitat, anche di natura mista, arricchisce la biodiversità globale. Non va peraltro trascurato il valore estetico del verde urbano. Vialetti, prati e giardini, ricchi di specie ornamentali di pregio contribuiscono a schermare e addolcire la spigolosità dei fabbricati, interrompendo la monotonia degli edifici in favore di un colpo d’occhio più scenografico.

Il verde di Bellavista, così strettamente interconnesso con la Paraj Auta, Monte Navale e le aree agricole d’Ivrea, fa parte della rete ecologica eporediese. Essa si costituisce di isole di naturalità e corridoi biologici come il fiume Dora e il rio Ribes che mettono in comunicazione territori naturali più ampi e strutturati (la Serra, le montagne), garantendo i flussi e gli spostamenti di molte specie animali e vegetali. Limitando le interruzioni, quali centri abitati privi di vegetazione, e favorendo le connessioni, è possibile agevolare il rimescolamento genetico delle specie viventi, caratteristica che sta alla base di un sistema sano, solido e in grado di adattarsi ai cambiamenti. Il modello Bellavista risulta pertanto vincente e ove possibile replicabile, al fine di promuovere città e quartieri più adattabili agli effetti del cambiamento climatico, capaci di rallentare il fenomeno della frammentazione ecologica in favore di comunità dinamiche e vive.

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Il paesaggio eporediese

Nel quartiere diversi esemplari di alberi, anche di notevoli dimensioni, hanno raggiunto età considerate di fine vita per la vegetazione urbana. In ambienti naturali, come i boschi, non andrebbero tagliati in quanto gli schianti dovuti al vento o ai patogeni difficilmente comporterebbero rischi per gli esseri umani. In città la sicurezza delle persone viene al primo posto e interventi di potatura o abbattimento si rendono necessari per le piante vecchie o malate. Il futuro del verde nel quartiere dovrà passare attraverso uno sguardo più attento e al passo con le conoscenze attuali. Sostituzione delle piante con essenze autoctone, in grado di adattarsi alle nuove condizioni climatiche del Piemonte. Mantenimento di spazi misti con aree aperte prative e angoli ombrosi ricchi di arbusti e ripari. Potenziamento della connessione con la collina e il territorio circostante. Valorizzazione delle fioriture e degli effetti cromatici del fogliame per garantire un alto livello estetico.

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Bambini durante le attività del progetto

Valore sociale

Il verde urbano come anticipato non si limita a migliorare le condizioni ambientali delle città, ma contribuisce al benessere psico-fisico delle persone che lo abitano grazie al ruolo sociale che è in grado di svolgere. La presenza stessa di vegetazioni, piante e fiori, contribuisce a migliorare la percezione che si ha dell’ambiente in cui si vive. Numerosi studi attestano che i quartieri e le città ricchi di verde presentano bassi tassi di piccoli reati e insofferenza sociale, la qualità della vita in città migliora con l’aumentare di aree ricreative e di vegetazione.

Il più importante ruolo sociale delle aree verdi urbane è quello di fornire ai cittadini luoghi dove effettuare attività all'aperto. Le pause dal lavoro e dagli impegni quotidiani non sempre consentono di raggiungere zone naturali fuori dai confini cittadini. Quello offerto dal verde è quindi spazio di qualità a disposizione della collettività, un bene comune per eccellenza. Nei parchi e nei giardini è possibile praticare attività fisica, gratuitamente e ad accesso libero, protetti parzialmente dagli inquinanti della città. La natura attrae, offrendo tranquillità e rifugio per una passeggiata, una pausa pranzo rilassante, una festa di compleanno all’aperto o un aperitivo tra amici. Garantisce riparo per i residenti e per i turisti in cerca di una sosta rigenerante. Sono luoghi ideali per progetti di educazione e sensibilizzazione ambientale. Attraverso il recupero di aree abbandonate o compromesse, o tramite l’installazione di opere e monumenti, rappresentano parte della memoria storica di una città. Il ruolo sociale delle aree verdi viene sempre più riconosciuto e sempre maggiori risorse vengono destinate alla loro implementazione. La realizzazione di parchi giochi, aree picnic, spazi aperti e attrezzati per ospitare feste, fiere e concerti, il mantenimento di percorsi ben segnalati e di aree ecologiche per la pulizia, sono solo alcune delle azioni che possono essere intraprese in tal senso.

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Bugs hotel costruito con gli alunni della Don Milani

Gli abitanti di Bellavista godono del privilegio di grandi spazi verdi per il proprio tempo libero, le feste, il gioco dei bimbi e lo sport.  Fu grazie alla visione di Olivetti, che comprese il ruolo della natura nel benessere dei propri dipendenti. Una visione che può essere letta in ogni angolo della città, e che è tornata recentemente a far parlare di sé grazie alla nomina del complesso urbano-architettonico degli impianti olivettiani quali sito UNESCO come esempio di 'città industriale del XX secolo’. I cittadini del quartiere hanno ulteriormente approfondito il rapporto con il proprio verde attraverso la stipula del Patto di collaborazione che prevede in prima istanza la cura e la gestione della vegetazione. Grazie alle attività proposte all’interno del progetto Radici di Comunità l’associazione Bellavista Viva ha voluto promuovere la riattivazione del senso di comunità attraverso l’educazione ambientale, la scoperta del proprio territorio e del valore del verde del quartiere.